Costi di gestione dei servizi di igiene urbana - Catasto Nazionale Rifiuti - ISPRA
Home » Rifiuti Urbani » Costi gestione RU

Costi di gestione dei servizi di igiene urbana

Vai ai dati nazionali dei costi di gestione dei servizi di igiene urbana Banche dati
I dati sui costi di gestione dei rifiuti urbani sono consultabili su scala nazionale, per macroarea geografica e a livello regionale e comunale (si veda menù di navigazione. Per maggiori informazioni sulle modalità di elaborazione dei dati si veda il link Fonti e metodologie Banche dati del menù di navigazione).
Il livello di disaggregazione desiderato può essere visualizzato attraverso due modalità differenti:
  • utilizzando il menù di navigazione; oppure
  • cliccando sulle tabelle di presentazione dei dati relativi al livello di aggregazione superiore.

Gli indicatori economici dei servizi di igiene urbana sono costruiti utilizzando le seguenti informazioni:
  • ammontare dei costi di gestione del servizio di igiene urbana sostenuti dai soggetti istituzionali (Comuni, loro Consorzi ed altri gestori dei servizi) desunti dal Modello Unico di Dichiarazione ambientale (MUD) scheda "CG – Costi di Gestione", di cui alla Sezione "Comunicazione Rifiuti Urbani e assimilati e raccolti in convenzione";
  • dati sui quantitativi di rifiuti prodotti e raccolti in modo differenziato su scala comunale, annualmente censiti da ISPRA;
  • dati relativi alla popolazione residente al 31 dicembre di ciascun anno su scala comunale, derivanti dai Bilanci Demografici dell'ISTAT.
Il calcolo dei costi pro capite annui è riferito alla popolazione residente, ma bisogna tener presente che i servizi di igiene urbana coprono sia le utenze domestiche che le utenze non domestiche, quali quelle commerciali, artigianali, industriali, uffici, ecc., nonchè i costi dovuti alla presenza di persone non residenti, quali studenti e turisti.

Elaborazioni a partire dai dati 2020
Il costo totale pro capite e per kg di rifiuto urbano, si basa sulle seguenti voci:
  • CRT - costi dell’attività di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani indifferenziati;
  • CTS - costi dell’attività di trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani;
  • CTR - costi dell’attività di trattamento e recupero dei rifiuti urbani;
  • CRD - costi dell’attività di raccolta e trasporto delle frazioni differenziate;
  • CSL - costi dell’attività di spazzamento e di lavaggio;
  • CC - Costi comuni, che comprendono: - CARC - costi operativi per l’attività di gestione delle tariffe e dei rapporti con gli utenti; - CGG - costi di gestione relativi sia al personale non direttamente impiegato sia alla quota parte dei costi di struttura; - CCD - costi relativi alla quota dei crediti inesigibili; - COAL - include la quota degli oneri di funzionamento degli enti territorialmente competenti, di ARERA e degli oneri locali;
  • CK - Costi d’uso del capitale, che comprendono: - AMM - è la componente a copertura degli ammortamenti delle immobilizzazioni del gestore; - ACC - componente a copertura degli accantonamenti ammessi al riconoscimento tariffario; - R - remunerazione del capitale investito netto per il servizio del ciclo integrato; - RLIC - componente relativa alla remunerazione delle immobilizzazioni in corso per il servizio del ciclo integrato; - detrazione in caso di equilibrio economico finanziario della gestione;
  • Altri costi, che comprendono voci di natura previsionale destinate alla copertura degli oneri variabili derivanti dall’attuazione delle misure di tutela a favore delle utenze domestiche economicamente disagiate, come individuate dalla deliberazione 158/2020/R/RIF; voci di natura previsionale destinate alla copertura degli oneri variabili e fissi attesi, relativi al conseguimento di target di miglioramento dei livelli di qualità e/o alle modifiche del perimetro gestionale; componenti aggiuntive di costo variabile e fisso, aventi natura previsionale, destinate alla copertura degli scostamenti attesi rispetto ai valori di costo effettivi dell’anno di riferimento.

    Elaborazioni fino ai dati 2019
    Il costo totale del ciclo di gestione dei rifiuti solidi urbani era costituito dalle seguenti voci di costo, secondo quanto previsto nel DPR 158/99 "Regolamento recante norme per l' elaborazione del metodo normalizzato per definire la tariffa del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani":
    • Costi di gestione del ciclo dei servizi sui rifiuti urbani indifferenziati (CGIND), distinti nelle quattro componenti:
      • costi di spazzamento e lavaggio strade (CSL);
      • costi di raccolta e trasporto (CRT);
      • costi di trattamento e smaltimento (CTS);
      • altri costi, inerenti la gestione dei rifiuti urbani indifferenziati, non compresi nelle voci precedenti (AC).
    • Costi di gestione del ciclo dei rifiuti della raccolta differenziata (CGD), che comprendono:
      • costi di raccolta differenziata dei singoli materiali (CRD);
      • costi di trattamento e riciclo (CTR), al netto dei proventi derivanti dalla vendita dei materiali e dell' energia recuperata e dei contributi CONAI.
    • Costi comuni (CC), che comprendono:
      • costi amministrativi dell’accertamento, della riscossione e del contenzioso (CARC);
      • costi generali di gestione (CGG);
      • costi comuni diversi (CCD).
    • Costi d’uso del capitale (CK), distinti in:
      • ammortamento dei mezzi meccanici per la raccolta, mezzi e attrezzi per lo spazzamento, contenitori per la raccolta, ammortamenti finanziari per beni devolubili e altri (AMM);
      • accantonamenti (ACC);
      • remunerazione del capitale (R).
    Attraverso l'elaborazione e l'analisi si giunge alla definizione di un campione costituito dai soli comuni che hanno dichiarato almeno il costo di gestione dei rifiuti indifferenziati e quello dei rifiuti differenziati; sono , quindi, esclusi i casi in cui i costi dichiarati riguardano il solo ciclo di gestione dei rifiuti indifferenziati, oppure la sola raccolta differenziata, pur in presenza di rifiuti raccolti con ambedue le modalità.
    Nell'elaborazione dei dati, il costo di spazzamento e lavaggio (CSL) è scorporato dal costo di gestione dei rifiuti indifferenziati (CGIND), a differenza di quanto previsto nel DPR 158/99, e presentato come voce separata in quanto, nei Comuni di una certa dimensione o in cui la gestione dei rifiuti è affidata ad un Ente consortile di ambito, lo spazzamento e lavaggio è spesso operato direttamente in economia dal Comune con proprio personale ovvero da ditte diverse da quelle che effettuano la raccolta dei rifiuti.
    L'analisi dei dati non tiene conto dei proventi ricavati dalla vendita dei materiali e di energia derivante dai rifiuti, in quanto, lo studio ha la finalità di rappresentare il costo individuato dagli enti locali per il servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati. Il costo totale è, quindi, dato dalla somma delle seguenti voci:
    • costi di gestione del ciclo dei servizi sui RU indifferenziati (CGIND);
    • costi di gestione del ciclo dei rifiuti della raccolta differenziata (CGD);
    • costi comuni (CC);
    • costi d'uso del capitale (CK).

  • Periodo di riferimento dei dati sui costi di gestione dei rifiuti urbani: 2011-2022. Ultimo aggiornamento: 21 dicembre 2023 (dati 2022)



    :: Ultima modifica della pagina: 16.03.2023 ::


    Questo sito utilizza esclusivamente cookie tecnici per il corretto funzionamento delle pagine web e per il miglioramento dei servizi.
    Se vuoi saperne di più o negare il consenso consulta l'Informativa sulla privacy
    Cliccando su 'Ok' acconsenti all'uso dei cookie.

    Privacy

    Area riservata

    Accessi al sito